Negli ultimi anni, con la questione ambientale che è divenuta un topic sempre più centrale per la produzione industriale, la grande distribuzione ha risposto con l’incremento della messa in commercio di prodotti in bioplastica biodegradabile, e in particolare piatti, bicchieri e altre stoviglie usa e getta. La necessità di un’alternativa più ecologica è infatti divenuta una necessità, dal momento che il consumo di prodotti in plastica difficilmente riciclabili e destinati a creare inquinamento ha portato l’Unione Europea a impostare un percorso legislativo per mettere definitivamente al bando la plastica monouso, rappresentata per la maggior parte proprio da articoli legati al settore alimentare.

Da cos’è composta la bioplastica biodegradabile?

I materiali alternativi alla plastica vengono prodotte da materie prime di origine naturale. Ad esempio, le PLA si compongono di amido di mais, barbabietola da zucchero, tapioca; i biocompositi di lino, fibra di legno, canapa, bambù; le PHA di amido di mais, biomasse, canna da zucchero, barbabietola da zucchero; BioPET, BioPE, BioPA ed altri di canna da zucchero, melassa e oli vegetali.

Questo ultimo gruppo di materiali non offre però le migliori soluzioni di compatibilità con l’ambiente, in quanto si tratta di scelte non biodegradabili e non compostabili, condizioni necessarie affinché la scelta abbia un concreto vantaggio per l’ecosistema.

La differenza tra biodegradabile e compostabile

Questi due termini, spesso confusi come sinonimi, hanno invece una significativa differenza a base temporale. Con il termine biodegradabile si indicano infatti materiali che possono degradarsi per l’azione di luce, batteri e altri agenti fisici naturali fino a scomporsi in composti chimici semplici quali acqua, metano o anidride carbonica, a condizione che ciò avvenga per almeno il 90% entro 6 mesi. Compostabile è invece il materiale che è anche disintegrabile e che è in grado di decomporsi per il 90% entro 3 mesi.

Essendo che, come detto sopra, il materiale da prediligere è sia biodegradabile che compostabile, è necessario che la scelta venga discriminata dalla presenza della certificazione UNI EN 13432, che garantisce tali condizioni che sono necessarie a un corretto smaltimento dei rifiuti.

Piatti e bicchieri in bioplastica biodegradabile

Nel catalogo di soluzioni monouso di CMC COMPANY sono presenti prodotti in bioplastica biodegradabile certificati UNI EN 13432, che soddisfano a pieno i requisiti ambientali e garantiscono la massima funzionalità per la vita di tutti i giorni. I piatti piani e fondi sono infatti compatibili con l’utilizzo in microonde, mentre i bicchieri da bibita e da caffè sono utilizzabili sia con bevande calde che fredde.

Contattate CMC COMPANY per maggiori informazioni sui nostri prodotti in bioplastica biodegradabile.

Recommended Posts